Cane al tempo del lockdown

Esattamente come per noi, anche per i cani i Lockdown non fanno bene

Diversi studi e statistiche dimostrano che questo Coronavirus oltre che essere una pandemia a livello sanitario ed economico porti anche ad un incremento di malattie causate dallo stress come depressione, insonnia, mal di testa, mal di stomaco, per non parlare di ansia e panico!

E’ giusto che ci si preoccupi di più della salute pubblica , dell’economia, delle persone e bimbi con disabilità e di tutti quanti in questo periodo ne abbiano bisogno; perdonatemi quindi , se questo articolo è dedicato al cane, ma come professionista del settore non potevo non scriverlo.

Il problema nasce dal fatto che ancora nel 2020 gli animali, tutti gli animali, siano considerati dalla legge degli oggetti…

NON degli esseri viventi con emozioni e necessità

Ecco perchè la legge non considera essenziale il servizio di educazione cinofila e non considera fondamentale per un proprietario di cane poter andare in campagna, oltre i 200 mt da casa!

Non si parla chiaramente di Agility, Dog Dance e Obedience (anche se ovviamente a tutti gli appassionati manca di non poter andare a fare sport in un centro cinofilo, per un mese se ne può fare a meno) parlo di vita quotidiana, di socialità, della necessità di risolvere problemi importanti come il tirare al guinzaglio, la solitudine, distruggere casa o abbaiare costantemente.

Parlo di benessere del cane!

Alla ripresa del primo lockdown tutti i professionisti del settore hanno potuto toccare con mano il dramma di questi mesi!

Cani che durante la quarantena avevano troppe energie da sfogare e diventavano incontenibili in casa, con disastri e danni all’appartamento anche importanti.

Alcuni, che avevano i bimbi a casa, mostravano segni di disagio ( fino ad arrivare anche a ringhi e morsi!) proprio perchè non potevano mai riposare in pace ed erano continuamente esasperati e stimolati. Per le famiglie con cane e bimbi a casa sono stati mesi veramente difficili!

Cani, che solo per il cambio di routine, hanno incominciato a manifestare piccoli o grandi problemi di comportamento o addirittura problemi legati allo stress come dermatiti, dissenteria e insonnia … Ebbene si … anche i cani si possono stressare!!!

Per quei cani che avevano già lacune di socialità e capacità comunicativa con gli altri cani, due mesi di STOP non hanno aiutato; andando a peggiorare le dinamiche di incrocio per la strada. E addirittura per quei cani che già mal tolleravano la vita in città, alla ripresa, sono stati totalmente scombussolati che sono ritornate paure e ansie che magari prima erano assopite.

E per finire, cani che inizialmente erano abituati a stare qualche ora senza nessuno in casa, a fine lockdown hanno incominciato a fare disastri o addirittura a manifestare problemi di ansia da separazione!

CRESCERE UN CANE DURANTE UN LOCKDOWN

Se per i cani adulti lockdown e quarantene non fanno bene,

per i cuccioli sono davvero DISASTROSE!!!

Soprattutto nel primo anno di vita!

Come per ogni animale (essere umano compreso) ci sono fasi di vita cruciali, per il cane il primo anno è sicuramente quello più importante e delicato.

Per i cuccioli, dai 2 ai 4-5 mesi di vita, un lockdown significa bruciarsi ogni possibilità di socializzazione sia con il mondo esterno che con gli altri cani, significa non fare abbastanza esperienze per potersi adattare alla vita umana (quando riprende a pieno); molto probabilmente significa avere problemi educativi per tutta la vita, che si potranno solo “tamponare” con un buon percorso di educazione perchè la fase di socializzazione si chiude intorno al 4°-5° mese e non si può più riaprire!

Per i cuccioloni, dai 6 ai 12 mesi di vita, un lockdown significa interrompere in un momento delicatissimo la socialità. L’adolescenza, ovvero lo sviluppo sessuale, è sicuramente la tappa di crescita più critica per i proprietari e continuare a frequentare un centro cinofilo in questa fase li aiuterebbe a sopravvivere al picco di energie da sfogare più alto che potranno vedere nel loro cane in tutta la vita, alle sfide di gerarchia che inevitabilmente si instaurano e a tutti i bisogni sociali che ne conseguono!

Ma ovviamente queste criticità chi non le ha mai viste nel proprio cane non le può capire… e finché il cane verrà visto come un oggetto, il giardino o un giro di quartiere sarà più che sufficiente!

Ci ritroviamo quindi alle porte di un nuovo blocco. Siamo impotenti davanti a questa tragedia che ha toccato ogni settore, ogni uomo e ogni cane sulla faccia della terra.

Tutti ci ritroviamo a sperare che questa situazione migliori il più velocemente possibile.

Ma sperare non basta! Ecco quindi alcuni consigli per superare questo lockdown

  • Cerchiamo di cambiare il meno possibile la routine del nostro cane
  • Cerchiamo di mantenere le sue amicizie di quartiere, datevi appuntamento nell’area cani vicino a casa o in campagna, così che possa sfogarsi e giocare un pò con altri cani
  • Facciamo lunghe passeggiate in campagna (da libero possibilmente o con longhina)
  • Assicuriamoci che possa riposare quando ne ha voglia e assolutamente non disturbare mentre dorme!
  • Fortunatamente possiamo ancora uscire di casa per lavoro o per fare la spesa percui, sfruttiamo queste occasioni per lasciarlo solo per evitare che insorgano problemi di ansia da separazione. Anche per le situazioni di smart working o DAD creiamo ad hoc delle situazioni in cui debba stare lontano da noi…magari in giardino o in un’altra stanza
  • Per chi frequentava un centro cinofilo, continuate a lavorare con il vostro cane , sessioni brevi seguite da gioco, insegnando magari qualche tricks nuovo!

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Questi sono solo alcuni suggerimenti per tamponare la situazione. Se dovessero insorgere problemi importanti, non trascurateli, rivolgetevi subito ad un professionista. Vi potremo aiutare anche tramite una chiamata!

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